Le fornaci ardenti nelle notti Muranesi, la maestria di uomini notturni che con le loro bocche di fuoco danno vita alla materia stessa, con cui gli stessi maestri sono fusi.
Uomini di carne e vetro in egual misura, che per generazioni e generazioni hanno portato fino ai giorni nostri un antico e splendido sapere, che da molte generazioni ormai, rende la famiglia Mantoan parte della materia stessa del vetro che crea oggi.
Di padre in figlio, di generazione in generazione, la magia che ha reso famosa l’isola di Murano nel mondo viene tramandata.
Fu così infatti che dopo gli insegnamenti del padre Paride, Cesare Mantoan negli anni sessanta, decise di migrare in Venezuela per approfittare di un occasione più unica che rara di costruire una fornace artistica all’estero rendendosi di fatto un ambasciatore dell’antica arte Muranese nel mondo, scelta questa che portò alcuni dei suoi lavori nei salotti più belli del mondo, tutt’oggi celebrati ed ammirati.
Dopo questi splendidi anni di duro lavoro e soddisfazioni però un tragico incidente stradale portò via Cesare.
La famiglia di Cesare però non si arrese e dopo il ritorno nella bella Murano, Giovanni fratello di Cesare, prese in mano le redini della famiglia e con l’amore che solo un padre può dare, crebbe i due fratelli Mauro e Cesarina, diventando di fatto il loro padre, e maestro nell’arte del vetro.
Giovanni Mantoan specializzato nella sublime e fine arte del vetro al lume, insegnò così ai due fratelli tutti i segreti di cui oggi sono rappresentanti.
Anni di sacrifici e di preziosi insegnamenti, seguirono la preparazione di Mauro e Cesarina, che li portarono al perfezionamento della tecnica del vetro soffiato a lume rendendoli oggi a tutti gli effetti maestri e detentori di questo inestimabile patrimonio artistico.
Ad oggi il marchio MantoanMurano vive più che mai, portato avanti grazie anche alle nuove generazioni, da madre in figlio come in questo caso.
Cesarina ed Erik custodi ed eredi del patrimonio artistico della famiglia Mantoan.